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domenica 22 gennaio 2012

"Todo o nada". Roma rende omaggio a Mario Testino


Todo o nada, gli occhi del mondo puntati su Roma
Non è un aut aut tipicamente femminile, bensì il titolo della mostra che intende celebrare uno dei più grandi intepreti della moda, Mario Testino, il cui obiettivo ha immortalato gli ultimi 35 anni.
Si conclude oggi la mostra dedicata al fotografo peruviano con sangue italiano, allestita presso la Fondazione Memmo, avente sede a Palazo Ruspoli, in via del Corso, curata da Patrick Kinmonth, con il patrocinio di Altaroma e Camera di Commercio e con il sostegno di Fendi, Gucci e Valentino.
L'esposizione, inaugurata lo scorso 8 luglio, doveva chiudere i battenti lo scorso 23 novembre, ma, dato il successo di pubblico, è stata prolungata fino al 22 gennaio 2012.
"Todo o nada" comprende un allestimento di 54 stampe, su grande formato, dei lavori di Testino, che hanno letteralmente segnato gli ultimi decenni del glamour, e ha attirato migliaia di visitatori nonchè nomi del jet set internazionale..
Gisele Bündchen
        
Linda Evangelista in due scatti
  
Era la Primavera/Estate del 2003, quando Testino firmava la scandalosa campagna Gucci, con la famosa "G" tatuata sul pube di una modella.
                        Gucci, S/S 2003 campaign
Degna celebrazione di un Mito, quale è Mario Testino. Irriverente, ironico, provocatorio ma sempre con stile, ha firmato campagne pubblicitarie che hanno talora scandalizzato il pubblico, ma anche innumerevoli ritratti che hanno consegnato al mito personaggi della moda, del cinema e del jet set mondiale
Diverse sono state le muse di Testino, che fu il primo a scoprire Kate Moss. Decennale, la loro collaborazione, che ha lasciato scatti originalissimi, immortalando la Moss nella sua crescita, passando dalle forme adolescenziali degli anni Novanta, fino alla sua consapevole maturità di oggi.
Testino è riuscito ad esaltare ogni tappa della crescita di Kate Moss, riuscendo anche nel tentativo -non semplice-di rendere persino sexy il lato b non esattamente pieno e femminile della top britannica.
                                Kate Moss
Nuove muse di Testino sono state la russa Natalia Vodianova, bellezza immortalata in svariati scatti, e le "nuove leve" Doutzen Kroes, splendida olandese classe 1985, e la controversa australiana (classe 1989) Catherine McNeil, immortalata in svariate pose esaltandone da un lato la straripante sensualità in pose trasgressive e nudi, dall'altra parte la fine bellezza, in shoot molto più "bon ton", come quello apparso su Vogue USA nel dicembre 2008, in cui la McNeil accompagna, in verie mise rigorosamente Fifties, Jon Hamm, il protagonista della fortunata serie americana "Mad Men".

                                     Natalia Vodianova
                             Doutzen Kroes

 
   Catherine McNeil e Jon Hamm, Vogue US dicembre 2008

Dualità di un Maestro dell'obiettivo, perfettamente a suo agio nel firmare scatti che esaltano la delicatezza di Lady Diana Spencer (nonchè dei novelli sposi William e Kate), o una inedita Kate Winslet sulle orme del mito Liz Taylor, ma, dall'altra parte, capace di osare come pochi.
Diana Spencer
Kate Winslet fa il verso a Liz Taylor

Sublimi, i suoi nudi, che esaltano la femminilità più sfacciata, le curve e le pose più languide, plasticità sempre scevra da qualsiasi forma di volgarità.
Scatti che sembrano quadri, vivi, scattanti, immortali.


150 anni di Moda Italiana

L'Unità d'Italia celebrata dalle maggiori firme della moda italiana. 
Si conclude "Eroine di stile", un successo per l'Italia e il made in Italy.
Si è conclusa oggi l'esposizione allestita al Museo Nazionale Romano, con cui le maggiori firme della moda italiana hanno reso omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia.
Ritratto di Cristina Trivulzio di Belgiojoso (Francesco Hayez, 1832)
Con l'emblematico titolo "Eroine di stile", la mostra allestita nella suggestiva cornice di Palazzo Altemps, in via di Sant'Apollinare, dal 22 novembre 2011 al 22 gennaio 2012, promossa dalla Provincia di Roma, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e curata da Stefano Dominella, presidente della maison Gattinoni, ha chiuso oggi i battenti: una riuscita celebrazione del Risorgimento, visto dagli occhi - e dall'estro- dei più importanti stilisti italiani, rappresentanti dell'italianità nel mondo, almeno per quanto concerne la moda.
Una celebrazione del coraggio e del patriottismo al femminile, con una minuziosa ricostruzione storica dei costumi indossati un tempo, rivisitati dallo stile, unico e personalissimo, di nomi del calibro di Salvatore Ferragamo, Fendi, Max Mara, Roberto Cavalli, Laura Biagiotti, Valentino, Gianfranco Ferrè, Giorgio Armani, Prada, Ermanno Scervino, Emilio Schuberth, Romeo Gigli, Gattinoni, Sarli, Missoni, Luciano Soprani, Emilio Pucci, Alessandro dell’Acqua e molti altri.
Sopra, Laura Biagiotti
Ecco, tra i saloni di Palazzo Altemps, apparire, in una carrellata emozionante, lo spirito avventuroso di un'inedita Anita Garibaldi di rosso vestita, interpretata da Laura Biagiotti, la nobiltà progressista con le meravigliose trine e merletti di Gianfranco Ferrè, il coraggio di intrepide amazzoni viste da Max Mara, Gattinoni.
Max Mara
Fendi.
E, ancora, la maison Fendi interprete, con una magistrale riproduzione dei costumi dell'epoca, della figura di Maria Sofia di Baviera, ultima Regina Consorte del Regno delle Due Sicilie, esiliata nella Capitale.
Fendi
Si prosegue con un'altra figura di spicco, Laura Solera Mantegazza, che si rese protagonista di una battaglia per il progresso civile nell'Italia da costruirsi, qui interpretata da Luciano Soprani. Altre donne rimaste nella storia del Risorgimento sono Costanza Alfieri d'Azeglio, patriota progressista, qui vista dallo storico couturier Emilio Schuberth. E ancora, ecco la storia d'Italia unirsi con l'estero, nella vicenda di Margaret Fuller, giornalista statunitense, grande amica di Giuseppe Mazzini, che per amore del marchese Giovanni Angelo Ossoli, di dieci anni più giovane, visse in prima persona la storia del Risorgimento italiano. Qui, è vestita da Romeo Gigli.
Luciano Soprani
Emilio Schuberth
Romeo Gigli  
Una carrellata di figure femminili estremamente moderne, donne forti, di carattere, dalla pasionaria del Risorgimento Cristina Trivulzio di Belgiojoso alla contessa di Castiglione, a Maria Sofia di Borbone, ultima regina di Napoli. La moda italiana ha dato una prova magistrale di grande estro e fedele rappresentazione storica. "Eroine di stile-La moda italiana veste il Risorgimento" ha avuto grandissimo seguito, ed è stato un riuscito connubio di storia e arte.