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martedì 3 luglio 2012

Haute Couture F/W 2012-2013. L'alta moda vista da me



"Haute Couture should be fun, foolish and almost unwearable."
 (Christian Lacroix)

A Parigi è iniziata l'alta moda. Da una Donatella Versace che si dà ai gioielli, a un nuovo designer per Dior. Per la serie, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

E' di scena a Parigi l'Haute Couture. Sfilano da Atelier Versace sirene in colori fluo, con abiti preziosi e sexy, nel perfetto stile della Medusa. Una Donatella che non disdegna il corto, per tubini super hot. Preziosi i materiali, simil alluminio per i trench, revival della maison per le stampe. Novità assoluta: ad accompagnare i sontuosi abiti, una linea di gioielli in edizione limitata. Pezzi unici, che saranno disponibili solo su ordinazione. Status symbol per chi se lo potrà permettere.
Atelier Versace

Occhi del mondo puntati su Christian Dior, la maison parigina per eccellenza, che ha visto un nuovo cambio di guardia. Il nuovo designer, il belga Raf Simons, rilancia un minimalismo fatto di architetture, abiti strutturati, colori fluo, ma anche guanti classici, abiti con lunghezza molto vintage, pezzi scenografici e tanto sfarzo. Per una diva che guarda al glorioso passato della maison.
Christian Dior

Con Alexis Mabille attraversiamo la muraglia cinese. Sfarzo, abbondanza, lusso, suggestioni direttamente dall'Estremo Oriente, per una principessa dell'Impero Cinese. Velluto, paillettes, garbo ed estrema raffinatezza, per una collezione iper femminile. Mood esotico altamente scenografico, per una collezione geniale.
Alexis Mabille

Particolare e non meno scenografica, l'alta moda vista da Cristophe Josse. Il grand couturier, che ha aperto nel 2008 la sua maison in Rue Saint-Honoré, veste una donna monacale, che non disdegna piume, turbanti da diva anni Trenta e ispirazioni retro.
Christophe Josse

Una ninfa silvestre, enigmatica, misteriosa, inafferrabile, è la donna di Giambattista Valli. Il couturier romano, che detta ormai da anni le regole dell'Haute Couture internazionale, si riconferma mirabile e geniale artista. Un tripudio di stampe, foglie, enormi fiori, volumi esagerati, che incorniciano un'impalpabile georgette. Leggerezza, mistero, grande allure. Abiti semplicemente da sogno.
Giambattista Valli

Da Chanel una signorina perbene nel rispetto della tradizione della maison. Patchwork oversize, rosa antico, ispirazioni vittoriane, per il classico per eccellenza, che mai potrà deludere. Chi ama la moda indosseebbe praticamente ogni capo. Tweed, camicie in seta, volants e fiocchi bon ton. Inedite stampe e volumi, un tocco di monastico nei velluti, per un classico che si rinnova.
Chanel

Ispirazioni futuriste da Iris van Herpen. La controversa designer olandese, camaleontica e ribelle genio della moda, fedele più che mai a se stessa, incanta, stupisce, emoziona. Il genio della moda, classe 1984, si riconferma come uno dei talenti in assoluto più innovativi nel panorama della moda mondiale. E non finisce qui!
Iris van Herpen
"If you want to establish an international presence you can't do so from New York. You need the consecration of Paris."
 (Oscar De La Renta)


Rinasce Elsa Schiaparelli

"In difficult times fashion is always outrageous." 
  (Elsa Schiaparelli)

Riapre i battenti la maison più celebre. Ha fatto, con Coco Chanel, la storia della moda. Elsa Schiaparelli rinasce grazie a Diego Della Valle. A Parigi l'apertura del nuovo atelier.

Ha aperto a Parigi, in Place Vendôme, a due passi dall'Hotel Ritz, l'atelier di una delle maison più celebri della moda internazionale. Elsa Schiaparelli, colei che ha fatto, insieme a Coco Chanel, la moda del XX secolo, rivede la luce grazie a Diego Della Valle, che nel 2006 ha acquistato il marchio, con l'intento di rilanciarlo.
Ancora in cerca di un designer, intanto la maison riapre a Parigi. L'affascinante Farida Khelfa, musa di Jean Paul Goude e Jean Paul Gaultier, come ambasciatrice. Nomi come Karl Lagerfeld e Carla Bruni tra gli invitati all'evento. Dopo il confronto con Miuccia Prada al Metropolitan Museum di New York, dall'evocativo titolo "Impossible Conversations", ieri sera il party d'inaugurazione dell'atelier. Il ritorno in auge dell'antagonista ufficiale di Coco Chanel, l'inventrice del rosa shocking e della cerniera lampo, colei che rivoluzionò la moda degli anni Venti, è un segno di buona speranza per ogni fashion-addicted che si rispetti.  
Nata nella Capitale, a Palazzo Corsini, da una famiglia di intellettuali piemontesi (il padre era direttore della Biblioteca dell'Accademia dei Lincei, mentre la madre era una discendente dei Medici). Costretta, a causa delle sue altolocate origini, ad abbandonare il suo sogno di divenire un'attrice, la giovane Elsa, alla ricerca di uno sfogo artistico, divenne dapprima poetessa, e poi, trasferitasi a New York, sposò il conte William de Wendt de Kerlor, dal quale ebbe una figlia. A New York iniziò a frequentare gli artisti del Dadaismo, poi il trasferimento a Parigi e la scoperta della vera vocazione, la moda. Il resto è storia nota a tutti. Personalità geniali come Salvador Dalì -la collaborazione tra i due è passata alla storia- e Jean Cocteau disegnarono per lei.
Un'artista geniale e moderna. Celebri i suoi impermeabili da sera, gli abiti in vetro, gli abiti con aforismi di Jean Cocteau. Circus, Fermati, Guarda e ascolta, Le farfalle, L'astrologia, i nomi delle sue collezioni.
Della Valle si rende protagonista di una tappa storica della moda, riportando in vita la maison Schiaparelli. Stilisti, fatevi avanti!

"Never fit a dress to the body but train the body to fit the dress."

L'abito-aragosta, disegnato con Salvador Dalì
Il celebre cappello-scarpa, ancora con Dalì
Bozzetti Elsa Schiaparelli

"Women dress alike all over the world: they dress to be annoying to other women."