"Be daring, be different, be impractical, be anything that will assert integrity of purpose and imaginative vision against the play-it-safers, the creatures of the commonplace, the slaves of the ordinary."
(Cecil Beaton)
Tributo al più grande di tutti: arte a trecentosessanta gradi, attraverso il Novecento.
Una delle personalità più grandi del Novecento. Poliedrico, inarrestabile, capace di eccellere in tutti i campi, dal costume alla fotografia. È stato emblema dell’arte, declinata in tutte le sue forme. Sir Cecil Walter Hardy Beaton -questo il nome completo- ha rappresentato una vera e propria leggenda. Londinese, laureatosi a Cambridge in Storia e Architettura, due Oscar, per Gigi e My Fair Lady.
Audrey Hepburn in My Fair Lady, 1964
Bozzetto per il personaggio di Eliza Dolittle
Foto di scena di Beaton
Greta Garbo posa per Cecil Beaton
Marilyn Monroe ritratta da Cecil Beaton
Foto di Cecil Beaton
Bozzetto per My Fair Lady
Ed ecco la sua Eliza Doolittle, fieramente eccessiva, tra volants e accenni settecenteschi, in una mise che ha letteralmente costruito un mito.
"Never in the history of fashion has so little material been raised so high to reveal so much that needs to be covered so badly."
Ritratto del celebre costumista
Beaton ha amato la bellezza in tutte le sue forme, esaltandola e consegnandola ai posteri. Innumerevoli i fotografi di ieri e di oggi, che gli hanno dichiarato amore, dalla sua contemporanea Louise Dahl-Wohlfe a Mario Testino e Nick Knight, oggi. Cecil Beaton ha vissuto una vita in simbiosi col bello e con l’arte, in ogni forma. Un outsider, versatile, eclettico; impossibile da definire e categorizzare, la bellezza del suo lavoro, patrimonio artistico di impareggiabile valore.
"All I want is the best of everything and there's very little of that left"
Articolo apparso originariamente su www.DModa.it
"All I want is the best of everything and there's very little of that left"
Articolo apparso originariamente su www.DModa.it
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