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domenica 25 novembre 2012

Andrea Miceli Rovito- L'enfant prodige della fotografia italiana

"I'm always in search of beauty. This I know for sure. Beauty is something that attracts me completely all of the time and pushes me far in search of something"
  (Paolo Roversi)
 Mistero, suggestione, culto del femminile. L'altro nascente della fotografia di moda si racconta con foto inedite.

Uno stile personalissimo ed intimista, una mente brillante e vivace. Si chiama Andrea Miceli Rovito, ed è un nome di cui certamente sentirete parlare. Classe 1984, numerosissime le sue pubblicazioni, tantissimi i riconoscimenti, dalle mostre (già diverse personali, malgrado la giovane età), all'ultima pubblicazione, su Nicotine, prestigioso magazine di New York, estremamente all'avanguardia.
Ha il piglio del fuoriclasse, Andrea: carisma, self confidence, una personalità forte ed eclettica, senso estetico innato e la sensibilità dei grandi artisti.
Io fotografata in esclusiva da Andrea Miceli Rovito
 
Personalissima, la sua donna: un grande pudore referenziale verso il genere femminile, che Andrea, nelle sue delicate fotografie, venera. La sua donna diviene madonna e mistica sacerdotessa di bellezza. Figure velate, mosse, sovrapposizioni, che tradiscono un senso di imbarazzo, quasi un inconscio tentativo di nascondere il femminile ai suoi stessi occhi. Andrea mostra un profondo rispetto e amore per il corpo femminile. Mai oggetto sessuale, la sua donna è, insieme, madre e amica, confidente e complice.
 
 
Misteriosa, catturata in pose particolari, punti di vista in movimento, mentre la donna resta immobile, stella polare che cattura l'obiettivo. Un voyeur, quasi un estraneo, un intruso, Andrea svela la donna in modo molto velato, pudico, dolce. Capace anche di osare ed improvvisare, lavorare con lui ad un editoriale di moda è una continua corsa verso la perfezione, in cui lui non si risparmia, in continua evoluzione.

 
Un talento innato, nel vero senso del termine: non c'è studio di tecnica fotografica alle spalle (incredibile a dirsi!), ma solo l'esperienza sul campo, maturata in un lungo periodo di tempo trascoso in Spagna, e durante un master presso l'ISFCI di Roma. Grande versatilità, sperimentazione, un nuovo modo di fare fotografia di moda, per un artista che nasce come fotoreporter e sviluppa poi una sua tecnica personalissima.
 
Da dove nasce il tuo amore per la fotografia?

La fotografia ha sempre fatto parte della mia vita: mio nonno e mio padre erano entrambi appassionati di fotografia. Credo di essere stato il bambino più fotografato d'Italia, e così, crescendo, ho capito che non ne avrei mai potuto fare a meno, nella mia vita.
Qual è stato il percorso che ti ha avvicinato alla fotografia di moda?
La moda mi ha sempre affascinato, dopo la laurea ho avuto modo di lavorare all'estero, a Madrid e Siviglia, all'interno di un'agenzia pubblicitaria, e qui mi sono formato sul campo, dallo still life al glamour.
 
Un grande bagaglio culturale, l'open-mindedness di chi anticipa i tempi, vero trendsetter nel significato piu autentico del termine, interesse per il diverso, per l'"altro", per il nuovo.
Una laurea triennale ed una specializzazione in discipline etno-antropologiche, con una tesi in antropologia letteraria sui tormenti amorosi nella musica di gruppi rock, come Verdena ed Afterhours, Andrea è una delle menti più vivaci del panorama della fotografia di moda a Roma.
La delicatezza di Deborah Turbeville e Paolo Roversi, la provocazione di Nick Knight, e, ancora, Chadwick Tyler e Sarah Moon: questi, i suoi modelli di riferimento.
A Cosenza, sua città d'origine, e a Roma, presso Spazio Cerere, le ultime sue mostre fotografiche. L'art directory, la sua prossima sfida.

lunedì 12 novembre 2012

Iris Apfel nuova cover girl di Dazed & Confused. Perché la classe non ha età.

"When you don't dress like everyone else, you don't have to think like everyone else."
(Iris Apfel)
Eccentrica come poche, creatrice di uno stile unico. L’ultima icona di stile contemporanea.

Uno scricciolo, gli irrinunciabili occhiali extra large con montatura nera, le mise esagerate, una personalità scoppiettante: Iris Apfel, classe 1921, è la prova vivente di come la creatività, una buona dose di eccentricità e tanto carattere, allunghino la vita.  Arzilla novantunenne, newyorkese di origine russa, una brillante carriera come arredatrice di interni e storica dell’arte alle spalle, Iris Apfel è l’ultima vera icona di stile contemporanea. Costantemente sopra le righe, una passione innata per le sue mise scenografiche, la capacità di esprimere in arte il suo modo di essere.

Definita “Uccello raro della moda”, dal titolo della mostra dedicatale dal Met, Metropolitan Museum of Art di New York, nel 2005; collaborazioni con nomi illustri della moda, una linea di gioielli a suo nome, il genio fashion della Grande Mela continua a sorprendere. Profana della moda (incredibile, ma vero!), studi di interior design alle spalle, Iris Apfel è un guru della moda inconsapevole. Genuina, nei suoi outfits eccentrici ed esagerati, che si sposano perfettamente con la sua personalità.
Notata da Ralph Lauren, maestro di stile born in the USA, e da Dries Van Noten, immortalata dall’obiettivo di fotografi del calibro di Bruce Weber, musa per MAC, che le dedica una collezione di makeup (alla veneranda età di 90 anni, repetita iuvant!); lo stile di Iris Apfel non passa di certo inosservato. Un’iperbole, quasi barocca, di stampe, colori accesi, sovrapposizioni, e gioielli. E sono proprio i suoi eccentrici gioielli a segnare il suo esordio come fashion designer: nell’ottobre del 2011 il lancio della sua collezione per yoox.com. Pezzi unici realizzati in materiali particolarissimi, come legno, pietre, resine, fossili: sanno di lontano, di esotico e lusso.


Irriverente, eclettica, spumeggiante, ogni uscita pubblica di Iris Apfel è attesa con ansia, ogni outfit minuziosamente riportato dai tabloid e copiato dal pubblico. Dal pied-de-poule al tapestry, dal total black al fluo, fino all’amato etno-chic, sapientemente mixato ad abiti haute couture: Iris inventa, crea, gioca con la moda, con il suo proverbiale entusiasmo ragazzino, che la porta a diventare, alla sua veneranda età, cover girl del celebre magazine Dazed & Confused del mese di novembre. La sua simpatica figura campeggia infatti sulla copertina del numero di novembre del magazine britannico, in una mise shocking Comme des Garçons.
Iris Apfel cover girl del numero di novembre di Dazed & Confused

"I see myself as the world's oldest living teenager, because I have such a good time, and I try to get as much of a kick out of things as possible."

Nostalgica doc –convinta com’è che oggi non esista più il concetto di stile col quale è cresciuta- la Apfel riesce ad essere allo stesso tempo geniale trendsetter. Una vita emozionante ed avventurosa, come i suoi tanti viaggi per il mondo, che la aiutano nel definire il suo stile, così intriso di elementi esotici; creatrice, col marito Carl Apfel, della Old World Weavers, che produceva tessuti di pregio, amati dalle star dell’epoca. Iris eccelle in tutto ciò che fa, a partire dall’interior design, arrivando ad arredare la Casa Bianca per nove diversi Presidenti degli Stati Uniti d’America.
L’ultima avventura, insieme alla copertina di Dazed & Confused, il lancio di una nuova linea di borse, denominata “Extinctions”. Capretto e mongolia i materiali; rigorosamente vintage, le tinte, come il turchese delle fodere interne, il verde smeraldo, l’arancio. Eccentriche e sofisticate, proprio come la neo designer.
"If you put something together and it doesn't look so good, the fashion police are not going to come take you away. And if they do, you might have some fun in jail." (Iris Apfel)

martedì 6 novembre 2012

Un anno senza Loulou

"I like to wear things that are comfy but pretty. I don't think one just because is at home one should be scruffy."
(Loulou de la Falaise)


Musa storica di Yves Saint Laurent, modella, designer, indimenticabile icona di stile

E' passato un anno dalla scomparsa di Loulou de la Falaise. L’ultima grande diva del fashion system, l’ultima vera icona di stile. Blasonata quanto basta per avere un’allure particolare, Christened Louise Vava Lucia Henriette Le Bailly de La Falaise - questo il suo nome all’anagrafe – è stata un personaggio centrale della moda per oltre mezzo secolo.
Uno stile estremamente moderno ed audace, unito ad un fisico che sembrava uscito da un dipinto pre-raffaellita. Tutto in lei sembrava fatto apposta per crearne un mito.
La sua bellezza non convenzionale, notata da Diana Vreeland, che le contagiò la passione per un capo antico e chic, come il turbante; la sua eleganza, così sofisticata e fuori dagli schemi, amata da Yves Saint Laurent, che la elesse a sua musa spirituale. Un piglio aristocratico e insieme bohémienne, uno stile forte, lontano da quelli che erano allora i canoni vigenti. Quando il carisma porta successo in qualsiasi campo. Questa, la parabola della sua vita. Da modella e musa di YSL a fashion designer, di moda e gioielli, attività che svolse con altrettanto successo.
 
 
Rappresentante emblematica dello stile Rive Gauche, figlia di una modella ed artista anglo-irlandese e di un marchese francese, Loulou vide i natali in quella Swinging London che ritroviamo nel suo look: superba esponente di uno stile bohémienne ed hippie, insieme decadente e provocatorio, dissacrante e raffinato. Sempre, naturalmente chic.
 
Illustration by Robert Beck 
 
 
Amante della sua personalità libertina e ironica, rivoluzionaria, open-minded ed innovatrice, e del suo stile così unico, ispirò a monsieur Yves Saint Laurent lo smoking e altri capi storici.
Dal loro primo incontro, avvenuto nel 1968, furono inseparabili: compagni di viaggio e di vita, dai viaggi a Marrakech alle folli serate parigine, un’affinità elettiva che durò tutta una vita.
 
Photo by David Bailey, 1970
Photo by Richard Avedon
Loulou and YSL for UK Vogue, 1974
 
Ne nacque una collaborazione trentennale, che vide Loulou de la Falaise creatrice di gioielli ed accessori per la maison Saint Laurent, fino al lancio della sua prima collezione e all’apertura dei negozi a Parigi e negli USA.
 
 
Una personalità eclettica, incredibilmente moderna, che non sarà mai dimenticata.


"To find inspiration in everything can become automatic if you allow that little machine in your head to work."
(Loulou de la Falaise)